Il grado di contaminazione dell’acqua richiede una quantità specifica di cloro per ossidare i contaminanti e quindi un trattamento dell’acqua con cloro adeguato. L’ossidazione, che inizialmente provoca i Clorammiti responsabili del fastidioso odore di cloro e dell’irritazione agli occhi, finisce per colpire tutti i prodotti contaminati in acqua, superando il “punto di Rottura” o “Break – Point”. In questo momento il cloro ancora disponibile come libero rimane a “guardia” contro eventuali contaminanti, stabilizzandosi in un tasso che oscilla tra 0,6 e 1,00 ppm, garantendo così la massima igienicità. La Superclorazione ha lo scopo di mantenere il cloro in acqua oltre il Break-Point, assicurando anche la completa ossidazione dei prodotti fastidiosi (Clorammine).

Il trattamento dovrà essere effettuato all’inizio di ogni stagione, da ripetersi ogni due settimane per gli impianti privati (in cui è preferibile utilizzare Sodiodicloroisocianurato) ed ogni 5 / 6 giorni per le strutture pubbliche. Una volta avvenuta la superclorazione della piscina è necessario attendere un ciclo di filtrazione per controllare il livello del cloro libero in vasca, evitando di aggiungerne altro sino a quando non sia rientrato nella norma.

I trattamenti di superclorazione periodica sono particolarmente efficaci nei periodi più caldi, per combattere l’insorgenza e la proliferazione delle alghe, batteri e dei contaminanti organici. La quantità consigliata è di:

– 15 ÷ 20 g/m3 per la Superclorazione ad inizio stagione,

– 8 ÷ 10 g/m3 per la Superclorazione periodica.

Dopo aver eseguito un energico controlavaggio, versare il prodotto lentamente (per consentire una facile dissoluzione) nello skimmer e/o nella vasca di compenso.

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